Seminario introduttivo alla Moxa

La moxibustione è una tecnica cinese, ma deve il suo nome all'espressione giapponese Moe Kusa che significa "erba che brucia". L'erba in questione è l’artemisia volgare (assenzio selvatico). Si coglie al solstizio d'estate (20 o 21 giugno a seconda dell’anno), dopo che il sole l'ha imbevuta dei suoi raggi. Una volta seccatesi, le foglie vengono triturate in un mortaio fino a ottenere un impasto lanoso. Con quest’ultimo si possono formare delle palline, dei coni o, avvolto in carta di gelso, dei sigari di circa 20 cm.
Tale tecnica nel 2010 è divenuta, insieme all'agopuntura, Patrimonio Culturale dell'Umanità dall'UNESCO e inserita tra i Patrimoni orali e immateriali dell'umanità.
La moxibustione è un trattamento indolore, estremamente piacevole e rilassante. Il calore generato durante la terapia attiva la circolazione dell’energia vitale (conosciuta come Qi) in ogni parte del corpo attraverso i meridiani energetici. Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, tutti i problemi di salute mentale e fisica sono una conseguenza dei blocchi del flusso dell’energia vitale, pertanto stimolare il Qi è fondamentale per raggiungere il benessere totale.
La moxibustione, in particolare, è un’ottima terapia per migliorare i problemi legati a mal di testa, ansia, irritabilità, depressione, insonnia, diarrea, emorroidi, cistiti, dolori articolari, dolori cervicali, problemi digestivi, bronchiti, vampate di calore in menopausa, oligomenorrea, feto podalico (la moxibustione stimola il feto ad assumere la posizione cefalica).
Docente: Enrico Sassi, operatore Tuina e tecniche integrate diplomato presso l’Istituto Superiore di Medicina Tradizionale Cinese “Villa Giada” di Roma
Altre date
- 2019-11-10 14:30 - 18:30
Powered by iCagenda